Le costituzioni di parte civile

L’ammissione della costituzione del nostro Centro Antiviolenza come parte civile nei processi Di Lella e Malaj ha una fortissima valenza perché riconosce che la violenza, di cui il femminicidio rappresenta troppo spesso l’esito finale, non è solo una lesione dei diritti della singola donna né è un avvenimento che riguarda la sfera privata, ma è un’offesa a tutte le donne, all’intera società.

Siamo state presenti, con le nostre legali, Maria Carla Simone e Anna Grasso alla prima udienza ma non solo. Seguiamo tutte le udienze per chiedere giustizia per Giovanna e per Jessica.

Siamo in Corte d’Assiste perché lottiamo nel loro nome. Il nostro messaggio è, quindi, forte e chiaro.

Ogni femminicidio è motivo di grande rabbia e dolore, il fallimento di una società che continua a produrre violenza contro le donne.

Ogni femminicidio ha una vasta eco mediatica ma, poi, cade nel dimenticatoio. Noi non dimentichiamo e non dimenticheremo mai nessuna donna ammazzata.  

Le nostre costituzioni di parte civile nei processi per femminicidio hanno una forte valenza simbolica e proprio noi, i Centri Antiviolenza, impegnati ogni giorno per un profondo e radicale mutamento di una cultura e di una concezione distorta delle relazioni uomo-donna che, ancora oggi, minano l’autodeterminazione, la libertà e finanche la vita delle donne, non possiamo certo restare indifferenti.

La costituzione di parte civile nei processi per i femminicidi consumati il 16 dicembre 2022 ed il 7 maggio 2023, ad Apricena ed a Torremaggiore, ha una valenza sociale intensa in quanto dal reato abbiamo ricevuto un danno ad un interesse coincidente con quanto perseguiamo a livello statutario.

Il nostro risarcimento del danno sarà considerato non tanto in termini economici ma, soprattutto, in termini simbolico-valoriali.

Continueremo a sensibilizzare, anche attraverso la nostra presenza in Tribunale, tutta l’opinione pubblica sulla necessità di riconoscere, prevenire e contrastare tutte le forme di violenza contro le donne ed i minori, schierandoci sempre dalla parte delle vittime.